Sette giorni di viaggio, sette piazze, sette luoghi di antico culto, sette come le stelle che compongono la costellazione delle Pleiadi, come un abbraccio a tutte le donne che vorranno essere parte di un'avventura di condivisione della realtà ciclica del corpo femminile che ancora raramente e con difficoltà trova spazi di parola e di senso.
In tutta Italia ci sono cerchi di donne che scelgono di creare ogni mese uno spazio sacro da dedicare a sé, al proprio essere ciclico, al proprio orgoglio di donne, alla consapevolezza del proprio desiderio.
Anche quest'anno donne di ogni provenienza si ritroveranno in un luogo in cui condividere la propria esperienza e sognarne il futuro.
Il luogo scelto è Melendugno in Salento. Una carovana partirà da Verona e verrà accolta dalle donne che, nei diversi luoghi che attraverserà, aprono spazi di magia, cura, accoglienza e guarigione dell'essere femmina vitale e orgogliosa.
Nelle stesse giornate altri cerchi e altre tende rosse alla stessa "latitudine" sono invitate a proporre altre occasioni e via via pubblicheremo la mappa e gli aggiornamenti. Città e paesi, quartieri e villaggi sperduti, non ci faremo mancare nulla.
I luoghi:
- venerdì 18 maggio: Verona;
- sabato 19 maggio: Firenze;
- domenica 20 maggio: L'Aquila;
- lunedì 21 maggio: Roccasicura (IS);
- martedì 22 maggio: Napoli;
- mercoledì 23 maggio: Potenza;
- giovedì 24 maggio: Taranto.
In ogni tappa vorremmo creare uno spazio sacro circolare in un luogo all'aperto (come una piazza). Avremo un camper e potremmo usare lo spazio che lo circonda per creare qualcosa che sia visibile ma che allo stesso tempo possa essere anche appartato. Una volta creato il cerchio con il filo rosso e il richiamo alle antenate che è forse uno dei pochi elementi comuni ad ogni cerchio, ri-membreremo l'archetipo diella Gorgone Medusa per dare occasione di condivisione di alcuni degli elementi che ricorrono nell'esperienza di vita di ogni donna: desiderio di bellezza, pericolo, rabbia, difficoltà nel far sentire e credere alla propria voce, disintegrazione, inaccessibilità del potere, immobilizzazione, tradimento. Poi apriremo il nostro cerchio per un'azione pubblica simbolica: accoglieremo con dolcezza il corpo e la testa della Gorgone senza temerne lo sguardo ma godendo le potenzialità del suo donare la forza, la saggezza e la stabilità della pietra per poi, di fronte al mondo che ancora celebra Perseo e la sua sequela di tradimenti e inganni alle donne, ricucire con docili ma solidi punti la testa al corpo e ridonare a lei e a noi l'integrità..
In ogni luogo ci piacerebbe ricucine una Gorgone diversa, che a crearla fossero gruppi di donne e/o scuole d'Arte, per poi raccoglierle una dopo l'altra e portarle a Melendugno per mostrare la ricchezza, il potere, la libertà, il coraggio che la verità della storia delle Donne, finalmente raccontata, cantata e ballata, può regalare.
Accoglieremo lungo il viaggio tutte le Gorgoni che ogni cerchio vorrà ri-capitare e affidarci quindi vi invitiamo a cominciare a immaginare tempi e modi per portare in ogni cerchio questa istanza, questa urgenza, questo splendore.
In tutta Italia ci sono cerchi di donne che scelgono di creare ogni mese uno spazio sacro da dedicare a sé, al proprio essere ciclico, al proprio orgoglio di donne, alla consapevolezza del proprio desiderio.
Anche quest'anno donne di ogni provenienza si ritroveranno in un luogo in cui condividere la propria esperienza e sognarne il futuro.
Il luogo scelto è Melendugno in Salento. Una carovana partirà da Verona e verrà accolta dalle donne che, nei diversi luoghi che attraverserà, aprono spazi di magia, cura, accoglienza e guarigione dell'essere femmina vitale e orgogliosa.
Nelle stesse giornate altri cerchi e altre tende rosse alla stessa "latitudine" sono invitate a proporre altre occasioni e via via pubblicheremo la mappa e gli aggiornamenti. Città e paesi, quartieri e villaggi sperduti, non ci faremo mancare nulla.
I luoghi:
- venerdì 18 maggio: Verona;
- sabato 19 maggio: Firenze;
- domenica 20 maggio: L'Aquila;
- lunedì 21 maggio: Roccasicura (IS);
- martedì 22 maggio: Napoli;
- mercoledì 23 maggio: Potenza;
- giovedì 24 maggio: Taranto.
In ogni tappa vorremmo creare uno spazio sacro circolare in un luogo all'aperto (come una piazza). Avremo un camper e potremmo usare lo spazio che lo circonda per creare qualcosa che sia visibile ma che allo stesso tempo possa essere anche appartato. Una volta creato il cerchio con il filo rosso e il richiamo alle antenate che è forse uno dei pochi elementi comuni ad ogni cerchio, ri-membreremo l'archetipo diella Gorgone Medusa per dare occasione di condivisione di alcuni degli elementi che ricorrono nell'esperienza di vita di ogni donna: desiderio di bellezza, pericolo, rabbia, difficoltà nel far sentire e credere alla propria voce, disintegrazione, inaccessibilità del potere, immobilizzazione, tradimento. Poi apriremo il nostro cerchio per un'azione pubblica simbolica: accoglieremo con dolcezza il corpo e la testa della Gorgone senza temerne lo sguardo ma godendo le potenzialità del suo donare la forza, la saggezza e la stabilità della pietra per poi, di fronte al mondo che ancora celebra Perseo e la sua sequela di tradimenti e inganni alle donne, ricucire con docili ma solidi punti la testa al corpo e ridonare a lei e a noi l'integrità..
In ogni luogo ci piacerebbe ricucine una Gorgone diversa, che a crearla fossero gruppi di donne e/o scuole d'Arte, per poi raccoglierle una dopo l'altra e portarle a Melendugno per mostrare la ricchezza, il potere, la libertà, il coraggio che la verità della storia delle Donne, finalmente raccontata, cantata e ballata, può regalare.
Accoglieremo lungo il viaggio tutte le Gorgoni che ogni cerchio vorrà ri-capitare e affidarci quindi vi invitiamo a cominciare a immaginare tempi e modi per portare in ogni cerchio questa istanza, questa urgenza, questo splendore.