
"Chiamatemi Medea, sono qui per raccontarvi una storia più che secolare che ha avuto una tale quantità di trasformazioni da indurmi a voler mettere un punto fermo a questa interminabile deriva. Vi dirò la mia versione dei fatti, e la metterò a confronto con quello che di me hanno scritto poeti, filosofi e letterati. Voglio sgombrare una volta per tutte il campo da menzogne, illazioni, fantasie e congetture, ristabilendo i termini esatti della verità." (Il resto qui)
E se Medea fosse stata calunniata, come è stato per tutte le divinità femminili, Medusa, Cassandra e tante altre? Se la cultura patriarcale avesse descritto il lei la prima donna non conforme? La prima di una lunga serie di donne stigmatizzate, isolate, perseguitate e uccise ingiustamente?
Come abbiamo già fatto con Persefone, Afrodite, Artemide, Vesta, Era, Medusa e Cassandra, ci daremo un tempo di studio in cui leggere ciò che finora è stato scritto, per lasciare che Medea si mostri e per decidere insieme dove e quando andare a cercarla.
Abbiamo trovato uno spazio residenziale, uno spazio di donne per donne, in cui, in un fine settimana, portare avanti il lavoro di ricerca archetipica e rituale in cerchio. E' Altradimora e ci aspetta nel fine settimana 10-12 gennaio 2020. Il venerdì sera condivideremo le nostre impressioni su Medea e le domande che vorremmo farle se potessimo incontrarla. Il sabato andremo nei luoghi scelti per cercare la sua voce nella certezza che, come le altre, vorrà trovare gli strumenti per far emergere la sua versione della storia. Fra il sabato sera e la domenica daremo spazio alle nuove parole che possano dare giustizia anche alla sua voce ammutolita.
Manca ancora qualche mese ma nel frattempo stiamo condividendo con le donne interessate materiali, impressioni, idee che poi ci porteranno a raccontarci cosa Medea ha da dire rispetto alle nostre vite.
Se vuoi partecipare scrivi subito a [email protected].
C'è anche un evento su FB dove via via pubblichiamo gli aggiornamenti e indicazioni di approfondimento https://www.facebook.com/events/705147013297514/
Non pubblichiamo i testi né le fotografie del nostro lavoro se non qualche suggestione perché il sacro trova la via di connettere tramite corpi, sguardi e voci.
Sono occasioni sempre emotivamente coinvolgenti, in cui le sincronicità svelano profondità di significato inaspettate, in cui la sorellanza diventa materia vivente.
Benvenuta, ti stavamo aspettando.
E se Medea fosse stata calunniata, come è stato per tutte le divinità femminili, Medusa, Cassandra e tante altre? Se la cultura patriarcale avesse descritto il lei la prima donna non conforme? La prima di una lunga serie di donne stigmatizzate, isolate, perseguitate e uccise ingiustamente?
Come abbiamo già fatto con Persefone, Afrodite, Artemide, Vesta, Era, Medusa e Cassandra, ci daremo un tempo di studio in cui leggere ciò che finora è stato scritto, per lasciare che Medea si mostri e per decidere insieme dove e quando andare a cercarla.
Abbiamo trovato uno spazio residenziale, uno spazio di donne per donne, in cui, in un fine settimana, portare avanti il lavoro di ricerca archetipica e rituale in cerchio. E' Altradimora e ci aspetta nel fine settimana 10-12 gennaio 2020. Il venerdì sera condivideremo le nostre impressioni su Medea e le domande che vorremmo farle se potessimo incontrarla. Il sabato andremo nei luoghi scelti per cercare la sua voce nella certezza che, come le altre, vorrà trovare gli strumenti per far emergere la sua versione della storia. Fra il sabato sera e la domenica daremo spazio alle nuove parole che possano dare giustizia anche alla sua voce ammutolita.
Manca ancora qualche mese ma nel frattempo stiamo condividendo con le donne interessate materiali, impressioni, idee che poi ci porteranno a raccontarci cosa Medea ha da dire rispetto alle nostre vite.
Se vuoi partecipare scrivi subito a [email protected].
C'è anche un evento su FB dove via via pubblichiamo gli aggiornamenti e indicazioni di approfondimento https://www.facebook.com/events/705147013297514/
Non pubblichiamo i testi né le fotografie del nostro lavoro se non qualche suggestione perché il sacro trova la via di connettere tramite corpi, sguardi e voci.
Sono occasioni sempre emotivamente coinvolgenti, in cui le sincronicità svelano profondità di significato inaspettate, in cui la sorellanza diventa materia vivente.
Benvenuta, ti stavamo aspettando.