Tutte noi che siamo appassionate di Streghe usciamo piuttosto malconce dalla visione di "Luna Nera" su Netflix: ce lo hanno raccontato come docufilm, abbiamo sognato che finalmente si parlasse di quel drammatico tempo come abbiamo scoperto essere stato, il tempo di una strage ma anche di una strenua resistenza, il tempo dell'annullamento della scienza delle donne ma anche della loro libertà, dell'autonomia sul controllo del corpo. Per anni abbiamo immaginato le streghe come povere, ignoranti, ingenue donne travolte dalle maldicenze, dall'invidia, da meschine vendette per poi scoprire, solo di recente, che si trattava invece di donne consapevoli, profonde conoscitrici dei misteri della nascita, detentrici del potere di cura con le piante, rivoluzionarie combattenti ed eretiche, devote ad Dee che per millenni, nelle loro molteplici forme e nomi, erano tramite fra i Mondi. Come vittime hanno partecipato alla definizione dei criteri di organizzazione del moderno processo, non erano, come nel telefilm sembra normale, alla mercé di gruppi di sbandati.
Niente di tutto ciò abbiamo trovate nella serie ma, piuttosto: scarsa qualità degli attori, fotografia gotica (per tre quarti del tempo non si vedeva un accidente..), la stanza magica coi globi azzurri ridicola e che rimanda ad un'idea di streghe comunque "accomodante"; la magia trattata come se fossero illusioniste, e un dono che, al di là dei discorsi c'è chi ce l'ha e chi no, l'eletta che nemmeno Matrix, la questione sociale totalmente ignorata, l'addestramento alle armi nullo, la strategia casuale, l'autosufficienza nemmeno per sogno, l'amore saffico all'acqua di rose e l'amore romantico a fiumi. Il dolore della lesbica trasferito sul fratello gay, il numero esiguo (mentre proprio in quegli anni si combattevano battaglie fra veri e propri eserciti), le gonne ingombranti anche a cavallo con le scarpette col tacco. Non dico altro per chi ancora non l'ha visto ma, davvero, un'occasione sprecata.
Ecco, vorremmo rimediare e aprire uno spazio di racconto del cuore e della storia, vi porteremo all'ultima notte di vita di una strega prima di essere condotta al rogo, durante la quale i suoi discorsi alla madre Luna sono intervallati da vecchie filastrocche e ninna nanna, recitate dalle sei donne in girotondo che rappresentano le streghe già bruciate.
L'autrice, Rosetta Bertini, scrive testi teatrali dal 1990 e, dal 2005, insieme ad alcuni amici, ha fondato la compagnia teatrale amatoriale Delle Quinte e Dei Fondali, con la quale ha rappresentato negli anni vari propri testi di drammaturgia. Da sempre interessata alle problematiche sociali ha trattato vari argomenti: violenza sulle donne e sugli animali, disturbi alimentari, eresie all'interno della chiesa cattolica ecc...
Ad oggi, con i tipi di Impressioni Grafiche di Acqui Terme, ho pubblicato 4 libri molto diversi tra loro che presenterà nello spazio libri dell'incontro: un romanzo storico "Il dio delle donne,l'eredità di don Geloso"; "Antichi saperi antichi sapori", ricette vegetariane; "Il risveglio dell'insonne ed altri racconti" scritto per finanziare il centro antiviolenza me.de; "Il bosco sacro- antica medicina celtica" un saggio su questo antico popolo.
Niente di tutto ciò abbiamo trovate nella serie ma, piuttosto: scarsa qualità degli attori, fotografia gotica (per tre quarti del tempo non si vedeva un accidente..), la stanza magica coi globi azzurri ridicola e che rimanda ad un'idea di streghe comunque "accomodante"; la magia trattata come se fossero illusioniste, e un dono che, al di là dei discorsi c'è chi ce l'ha e chi no, l'eletta che nemmeno Matrix, la questione sociale totalmente ignorata, l'addestramento alle armi nullo, la strategia casuale, l'autosufficienza nemmeno per sogno, l'amore saffico all'acqua di rose e l'amore romantico a fiumi. Il dolore della lesbica trasferito sul fratello gay, il numero esiguo (mentre proprio in quegli anni si combattevano battaglie fra veri e propri eserciti), le gonne ingombranti anche a cavallo con le scarpette col tacco. Non dico altro per chi ancora non l'ha visto ma, davvero, un'occasione sprecata.
Ecco, vorremmo rimediare e aprire uno spazio di racconto del cuore e della storia, vi porteremo all'ultima notte di vita di una strega prima di essere condotta al rogo, durante la quale i suoi discorsi alla madre Luna sono intervallati da vecchie filastrocche e ninna nanna, recitate dalle sei donne in girotondo che rappresentano le streghe già bruciate.
L'autrice, Rosetta Bertini, scrive testi teatrali dal 1990 e, dal 2005, insieme ad alcuni amici, ha fondato la compagnia teatrale amatoriale Delle Quinte e Dei Fondali, con la quale ha rappresentato negli anni vari propri testi di drammaturgia. Da sempre interessata alle problematiche sociali ha trattato vari argomenti: violenza sulle donne e sugli animali, disturbi alimentari, eresie all'interno della chiesa cattolica ecc...
Ad oggi, con i tipi di Impressioni Grafiche di Acqui Terme, ho pubblicato 4 libri molto diversi tra loro che presenterà nello spazio libri dell'incontro: un romanzo storico "Il dio delle donne,l'eredità di don Geloso"; "Antichi saperi antichi sapori", ricette vegetariane; "Il risveglio dell'insonne ed altri racconti" scritto per finanziare il centro antiviolenza me.de; "Il bosco sacro- antica medicina celtica" un saggio su questo antico popolo.